Cotone riciclato
Il cotone riciclato è ottenuto da rifiuti pre- o post-consumo, come gli scarti di taglio della produzione tessile o gli indumenti dismessi. L'utilizzo di cotone riciclato riduce la domanda di produzione di nuovo cotone. Ciò contribuisce a preservare le risorse naturali, a ridurre l'uso del suolo e a minimizzare l'impatto ambientale della coltivazione del cotone.
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Il cotone riciclato è sostenibile?
Il cotone riciclato è una scelta sostenibile. Il riciclo del cotone offre diversi vantaggi ambientali e contribuisce a rendere l'industria tessile più circolare.
Il riciclo delle fibre di cotone aiuta a ridurre i rifiuti tessili. Il cotone è uno dei materiali più comuni nell'industria tessile e la produzione di nuove fibre di cotone richiede molte risorse ed energia. Il riciclo del cotone richiede generalmente meno energia e acqua rispetto alla produzione di nuovo cotone. L'utilizzo di cotone riciclato riduce la domanda di nuove fibre di cotone. Ciò contribuisce a ridurre la pressione sulle risorse naturali necessarie per la produzione di cotone.
È importante notare che, sebbene il cotone riciclato sia più sostenibile di quello di nuova produzione, il processo di riciclaggio stesso richiede energia e risorse. Per migliorare ulteriormente la sostenibilità , è importante puntare a un approccio a ciclo chiuso. Ciò comporta la riduzione al minimo dei rifiuti tessili e l'utilizzo di materiali riciclati in combinazione con altri materiali e processi produttivi sostenibili.
Perché il cotone è inquinante?
Il cotone è considerato una coltura inquinante per diversi motivi. Il cotone richiede grandi quantità di acqua durante il processo di coltivazione. La coltivazione convenzionale del cotone ricorre spesso all'irrigazione, prelevando molta acqua da fiumi, laghi e falde acquifere. Questo ha un impatto negativo sulla disponibilità di risorse idriche, soprattutto nelle regioni aride.
Il cotone è anche sensibile ai parassiti, come insetti e funghi. Di conseguenza, nella coltivazione del cotone vengono utilizzati molti pesticidi e insetticidi. Queste sostanze chimiche hanno un impatto negativo sulla biodiversità , sulla salute degli agricoltori e dei lavoratori dell'industria del cotone. La coltivazione continua del cotone impoverisce il suolo e ne provoca l'erosione e il degrado. L'uso di macchinari pesanti e le pratiche agricole intensive, come la monocoltura e l'aratura del terreno, contribuiscono al degrado della fertilità del suolo e riducono la resistenza naturale a parassiti e malattie.
È importante notare che non tutto il cotone viene prodotto nello stesso modo. Sono disponibili alternative più sostenibili, come il cotone biologico e il cotone riciclato.